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Testo energia vitale

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Prima di proseguire parlando del condizionamento che  Buddhismo ebbe sull’arte e l’estetica  giapponese , vorrei soffermarmi su un aspetto largamente trattato sia dal buddhismo che dalla maggior parte delle religioni  orientali (shintoismo, taoismo, induismo..) e dalla medicina cinese: il Ki.
Il termine giapponese Ki  ( cinese Qi ) si riferisce all’energia che ogni corpo possiede; l’universo è regolato da un’energia che accomuna tutti gli esseri che ne fanno parte.
Ogni cosa vivente ha la sua energia che, aggregandosi alle molecole dà origine a quella che comunemente intendiamo vita, o meglio energia vitale.
Nell’uomo, rappresenta quella forza che circola  dentro il suo corpo producendo buone e cattive vibrazioni. Una corretta circolazione del Ki si tradurrà in armonia e benessere, mentre un flusso squilibrato o un blocco di questa circolazione produr-rà malessere e malattia.    
Sembra che stia andando fuori tema, ma il criterio di energia vitale  , sono convinto per esperienza diretta, che sia  particolarmente utile nella coltivazione e la salute dei nostri alberi.
Abbiamo visto finora che questa energia è presente in ogni cosa : uomo, animali, oggetti, vegetali, minerali….ovunque, e solo se il flusso energetico che tiene uniti tutti questi elementi, che compongono l’universo, risulterà armonico, fluido e positivo l’intero sistema ne godrà garantendo l’armonia necessaria per migliorare le relazioni e l’ambiente circostante
Attivare , concentrarsi e migliorare il proprio Ki aiuta  a tenere alto lo stato di benessere e vitalità;  Imparare a focalizzarsi su di esso permetterà di trasmettere forza e positività  sia alla nostra vita che a tutto ciò che vive nel nostro ambiente.
Il concetto di Energia cosmica o vitale non è unicamente legato alle conoscenze mediche cinesi e giapponesi, ma può essere collegato al Prana del popolo Induista (3300-1500 A.C.),   alla Vis Medicatrix Naturae di Ippocrate (460-377 A.C.)  all’Etere di Aristotele (383-332 A.C.), e ai più recenti studi di Keplero (1571-1630) Facultas Formatrix,   di Luigi Galvani ( 1737-1798) Forza vitale,  di Franz A. Mesmer (1734-1815) Maghetismo animale, fino ad arrivare agli studio e alla teoria del  dott. Wilhelm Reich, (1897-1957) dell’Orgone.  
Secondo tutti questi studi e teorie noi siamo energia che si relaziona con l’energia di tutto ciò che abita il nostro ambiente.

Energia vitale
Avere un livello alto di energia che circola fluido nel nostro corpo ci permetterà di trasmettere queste sensazioni positive a cose , animali e persone che avvertiranno questo nostro stato , relazionandosi altrettanto positivamente con noi.
Al contrario uno stato negativo e basso di energia ci allontanerà da ciò che ci circonda e da noi stessi ; nel peggiore dei casi se costretti a convivere il nostro ambiente con qualcun altro, rischieremmo di trasmettere tale negatività o addirittura assorbire da esse energia positiva, creando cattive relazioni, contrasti e deperimento ( in caso di vegetali).
A proposito delle conseguenze  che la trasmissione di energie positive e negative può avere da un essere all’altro , uno scienziato giapponese il dott. Masaru Emoto (Yokohama, 1943–2014 ) da poco scomparso, ha condotto degli esperimenti dimostrano che i cristalli dell’acqua modificano la propria struttura in relazione ai messaggi che ricevono. Attraverso l’osservazione dei cristalli al microscopio, che si formano durante il congelamento, ha potuto esaminare e fotografare come questi mutino in relazione ai diversi tipi d'acqua.
Ha pertanto  fotografato l'acqua esposta  a musica, preghiere, parole pronunciate, e tutta una serie di messaggi sia positivi che negativi.
Attraverso queste osservazioni ha costatato che i cristalli dell'acqua sottoposta ai trattamenti mutavano la struttura. L'acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri positivi formava dei cristalli puri simili a quelli della neve, l'acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri negativi reagiva creando strutture amorfe e prive di armonia.
Per rendere l'esperimento più semplice  e alla portata di tutti, Masaru trovò un modo più diretto di dimostrare che l'energia può influenzare la materia o più precisamente l'acqua; l'esperimento consisteva nell’unire del riso all’acqua prima dei trattamenti.
Venne versato del riso e ricoperto d’acqua in tre barattoli , per 30/40 giorni  uno dei tre venne ignorato, l'altro ringraziato con parole positive, e il terzo insultato.
Il risultato fu stupefacente: il riso del barattolo ignorato ammuffì completamente, quello esposto a negatività diventò nero, e il terzo barattolo fermentò con lievi variazioni cromatiche sul giallo.
Se consideriamo che il corpo umano è composto da circa il 70% di acqua, possiamo renderci conto di quanto importante siano questi esperimenti nelle relazioni energetiche tra esseri viventi.
Pensiamo le conseguenze che  l’energia negativa di un essere umano possa avere nei confronti di un vegetale con il quale rimane a stretto contatto , trasmettendola attraverso le mani e la propria presenza.

Aura
L’energia che emaniamo si manifesta , visivamente, fuori dal nostro corpo attraverso un alone cromatico chiamato Aurea.
Essa è composta da complesso di corpi energetici e spirituali che partendo dall’interno del corpo di espandono in strati e forme diverse per più di un metro.
Vista dall'esterno è una sfera ovale, un vortice luminoso fatto di energia intelligente, che si addensa sempre più fino a creare il corpo fisico.
Attraverso le cromie che assume si può definire il livello energetico, lo stato emotivo e funzionale del corpo che la emana.
Percepire l’Aura propria e degli altri , da la possibilità di correggere, migliorare e modificare eventuali vibrazioni disarmoniche correggendole in equilibrio e armonia.
Rimedi come l’alimentazione, l’agopuntura, la cromoterapia, la medicina cinese, i fiori di Bach e l’omeopatia e la stessa corretta alimentazione , aiutano a ristabilire l’armonia nell’Aura e i livelli di energia positiva del corpo. Anche la pratica delle religioni orientali unita alla recitazione e la meditazione hanno gli stessi effetti sull’energia vitale, agendo in questo caso dall’interno.
Percepire l’ Aura e il nostro stato vitale , aiuta ad evitare che la nostra energia si abbassi di vibrazione a favore di qualcun altro,  lasciandoci svuotati o a disaggio in  presenza di persone o in luoghi  in cui è molto bassa .

Energia e pratica bonsaistica
In questi ultimi anni ho approfondito i vari argomenti che trattavano dell’energia vitale e dei benefici che un suo alto livello ha sulla nostra vita (e sugli altri), per via di una serie avvilente di eventi negativi vissuti, che mi avevano portato in poco tempo, ad accusare tutti i sintomi tipici di un suo livello molto basso.
Lo stress, l’incapacità di reagire ai problemi più semplici, sonnolenza, mancanza di volontà di fare anche le piccole cose quotidiane, mancanza di autostima, spossatezza, malessere fisico,  erano i sintomi  che piano piano  stavano riempien-
do la mia vita , senza che potessi porvi rimedio in modo cosciente.
Solo dopo più di un anno , venuto a conoscenza di un altro modo di intendere la nostra esistenza (attraverso il Buddhismo e le sue pratiche) e l’approfondimento dei concetti legati all’energia vitale che accomuna tutti gli esseri , sono riuscito ad indirizzarmi verso la soluzione dei miei problemi.
In venti anni di attività professionale nel settore bonsaistico non ho mai attraversato un periodo fallimentare così pesante come in quei mesi di mancanza di quell’energia che fino ad allora non dovevo preoccuparmi di controllare.
Non solo i miei alberi percepivano  la negatività che emanavo , reagendo di conseguenza, ma anche le persone che fino a quel momento costituivano la mia “famiglia bonsaistica” cominciarono a vacillare fino in alcuni casi ad allontanarsi da me .
Intrapreso il nuovo sentiero verso il riequilibrio dei miei livelli energetici , nell’arco di poco tempo tutto è tornato al suo posto con la consapevolezza e la conoscenza degli effetti che certe cause possono avere sulla nostra vita (e sull’energia vitale) e le capacità su come porvi  rimedio o come mi piace definirlo
– riacquistare le istruzioni d’uso della propria vita -
Nella pratica bonsaistica una giusta programmazione nella coltivazione dei nostri alberi con concimazioni periodiche, trattamenti fitosanitari programmati e corretta applicazione delle cure di manutenzione quotidiane possono a volte non dare i risultati sperati per via della cattiva energia a cui essi sono sottoposti.
Parlare con i propri bonsai non è una pratica folle come molti ( una volta, me compreso ) potrebbero pensare  , ma come insegna Masaru Emoto, può cambiare la loro vita e il loro vigore.   

 
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